“What can I do? Stop bullying, take action”
Si è svolto a Valencia (Spagna) dal 15 al 21 Maggio 2016 il training course “What can I do? Stop bullying, take action”, promosso da Global Network for Rights and Development, partner e coordinatore del progetto, al quale hanno preso parte cinque partecipanti provenienti da diverse regioni italiane: Matteo Mazzoni dalla Toscana, Giovanni Domenico Morello, Gianpasquale Blefari e Gino Romano dalla Calabria e infine Gaia Capocefalo dal Lazio.
Obiettivo principale del progetto fu quello di formare i giovani provenienti da diversi paesi europei (Spagna, Italia, Romania, Svezia, Estonia, Bulgaria) su uno dei temi della quotidianità dei più giovani: il bullismo. Attraverso attività ludiche, come il Teatro dell’Oppresso, i giovani hanno potuto affrontare e discutere sui temi del bullismo e del cyberbullismo, utilizzando tecniche come l’analisi dei ruoli e ruoli teatrali al fine di comprendere meglio le cause, condividendo le loro interpretazioni e azioni tali da aiutarli a rendersi conto delle cause che originano il problema ed essere in grado di trovare soluzioni.
Grazie al lavoro svolto dai membri dell’organizzazione Global Network for Rights and Development, il training course “What can I do? Stop bullying, take action” ha avuto un gran successo!
“Bullying is a form of torture, methodical and systematic, in which the aggressor engulfs
the victim, often with silence, indifference or complicity of fellow students”
(José Sanmartín, expert in violence studies)
Ecco alcune impressioni:
<<What can I do? Stop bullying take action” è stata un’esperienza unica. Con i miei compagni italiani ho instaurato un magnifico e inaspettato rapporto di amicizia e ho imparato molte cose riguardo gli usi e i costumi degli altri paesi partecipanti.I responsabili dell’ONG spagnola ”G.N.R.D.” si sono rivelati veramente competenti e disponibili. Le attività che ci hanno proposto sono state costruttive e utili a comprendere meglio il tema delicato del bullismo. Anche il mio inglese è migliorato in questa settimana e mi sento accresciuta da questa esperienza. Un grazie grandissimo all’associazione ”Futuro Digitale” per aver reso possibile la mia partecipazione, è stato un vero onore>>. Gaia Capocefalo.