20/01/2017

No Hate Speech movement

L’Associazione di Promozione Sociale “Futuro Digitale” è da sempre impegnata a combattere il fenomeno dell’HATE SPEECH. Proprio per questo uno degli obiettivi dell’Associazione è appunto quello di abbattere le barriere di discriminazione razziale, etnica, religiosa, di genere o di orientamento sessuale.

Ma combattere l’hate speech non è facile. Il discorso d’odio viene spesso banalizzato e reso normale, soprattutto online. Rapidità di reazione, impulsività e anonimato rendono particolarmente aggressivo (e qualche volta “virale”) il contenuto delle offese, dirette spesse verso i più fragili. Le nuove forme di Cyberbullismo tra pari lo dimostrano. Altrettanto difficile individuare il confine tra hate speech e libertà d’espressione, principio fondante della democrazia moderna. Non basta una condanna sul piano giuridico e politico, seppure è molto importante l’impegno delle istituzioni.
Uno strumento da utilizzare sono le scuole, infatti è importante educare i ragazzi non solo a rinnegare l’odio ma anche a denunciare lo stesso.

(…) Il termine “discorso di incitamento all’odio” deve essere inteso come comprensivo di tutte le forme di espressione miranti a diffondere, fomentare, promuovere o giustificare l’odio razziale, la xenofobia, l’antisemitismo o altre forme di odio fondate sull’intolleranza, tra cui l’intolleranza espressa sotto forma di nazionalismo aggressivo e di etnocentrismo, la discriminazione e l’ostilità nei confronti delle minoranze, dei migranti e delle persone di origine immigrata. 

Consiglio d’Europa, Comitato dei Ministri

FUTURO DIGITALE E L’ODIO SU INTERNET

Il fenomeno dell’HATE SPEECH è particolarmente diffuso su Internet, dove il problema principale sta nel fatto che è molto difficile controllare ogni cosa che viaggia sul web. Mentre è facilmente individuabile qualcuno che incita all’odio “dal vivo”, diciamo così, in rete il discorso è molto più complesso; questo anche perché i controlli riguardanti questo tema sono meno accentuati su Internet. Il motivo è che molti ancora considerano il mondo reale di un qualcuno separato dal mondo virtuale, in realtà questa distinzione non esiste più, ciò che si fa nel mondo virtuale è strettamente correlato al mondo reale e viceversa.

Secondo il Consiglio dei Ministri d’Europa le persone sono incitate a diffondere l’odio attraverso Internet semplicemente per il senso di impunità che esso garantisce. Infatti se queste persone sapessero che il loro nome fosse accessibile a tutti probabilmente non scriverebbero quello che scrivono, invece essendo convinti dell’anonimato sanno che stanno commettendo un fatto illecito ma nello stesso tempo sono tranquilli in quanto sono certi di non subire alcuna conseguenza.

L’AZIONE DI FUTURO DIGITALE

Futuro Digitale da sempre lavora con i giovani e per i giovani, e proprio i giovani sono il punto di partenza e lo strumento da usare per combattere il fenomeno dell’hate speech. La maggior parte delle campagne di incitamento all’odio avviene su internet, come detto, e i maggiori frequentatori sono appunto i più giovani, ecco perché Futuro Digitale punta tutto sull’educazione degli stessi attraverso una campagna che sfrutta l’uso dei social network e del web in generale per sensibilizzare i ragazzi su questo tema. Questo utilizzando i blog e i siti di social networking per sensibilizzare sulle azioni che si possono intraprendere se si è vittime o testimoni di discorsi di incitamento all’odio attraverso l’utilizzo del linguaggio dei diritti umani.

Durante workshop e meeting vengono raccontate le storie di persone che sono state vittime di discorsi dell’odio online; questo è uno strumento da utilizzare per informare sul fenomeno e stimolare l’empatia nei confronti delle vittime.

Futuro Digitale, inoltre, svolge questa campagna di sensibilizzazione nei confronti dei ragazzi ospitati per l’attività di Erasmus+, attraverso azioni, sessioni di formazione o eventi di sensibilizzazione, riguardanti, ad esempio il problema generale del discorso dell’odio online, i pregiudizi su un particolare gruppo preso di mira, i metodi di lotta contro il discorso dell’odio, l’impatto del discorso dell’odio, la necessità che la gente assuma responsabilità per le proprie azioni e per quelle degli altri e incita gli studenti a inventare nuove iniziative per combattere l’incitamento all’odio.

L’Associazione inoltre sprona a utilizzare i meccanismi di segnalazione o le procedure di reclami online per allertare i proprietari dei siti sulla presenza di discorsi dell’odio oltre che a segnalare i casi di discorsi dell’odio alle organizzazioni che lavorano sulla questione, o all’Osservatorio sul discorso dell’odio. Promuove azioni di boicottaggio dei siti che incitano all’odio ed esorta gli altri a condannare o a segnalare gli episodi di discorsi dell’odio, esprimendo solidarietà alle vittime o impegnandosi in altre attività, come ad esempio utilizzare i social per invitare i follower a navigare sui siti o dare pubblicità a esempi positivi in cui i contenuti inneggianti all’odio hanno potuto essere rimossi da certi siti

“Il connubio di odio e di tecnologia è il massimo pericolo che sovrasti l’umanità. E non mi riferisco alla sola grande tecnologia della bomba atomica, mi riferisco anche alla piccola tecnologia della vita di ogni giorno”

SIMON WIESENTHAL