22/09/2017

Open Coesione e Open Data

La nostra attività nell’ambito degli OpenData e dell’OpenCoesione, nasce dall’ esperienza di A Scuola di Open Coesionecon il monitoraggio civico del portale.

Qui tutti i tutorial, lezioni webinar e interviste riutilizzabili ➡ Video dell’OpenCoesione

Eventi organizzati da Futuro Digitale

Cos’è OpenCoesione

Open Coesione è l’iniziativa di open government sulle politiche di coesione in Italia, coordinata dal Dipartimento per le Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri istituito in seguito alla trasformazione del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica (DPS) del Ministero dello sviluppo economico.

Si rivolge a cittadini singoli e organizzati, amministratori, tecnici e imprenditori dell’innovazione, ricercatori e giornalisti perché tutti abbiano a disposizione dati e informazioni per valutare l’efficacia e la coerenza dell’impiego delle risorse delle politiche di coesione.

Queste politiche intervengono sui territori per rispondere a esigenze specifiche dei diversi luoghi, in termini di infrastrutture o di servizi ma anche di capitale umano e sociale, per eguagliarne le opportunità di sviluppo.

➡ Per approfondimenti del tema:

Open Coesione è il portale sull’attuazione dei progetti finanziati dalle politiche di coesione in Italia.

Per saperne di più visita il ➡ sito.

Cosa sono gli Open Data

Nelle proprie attività quotidiane le pubbliche amministrazioni producono e raccolgono un’enorme quantità di dati di grande interesse pubblico.

Per poter sfruttare appieno le potenzialità di questa mole di informazioni è necessario che tali dati siano rilasciati in formato aperto (“open”), ovvero liberi da restrizioni sia dal punto di vista dell’accesso che del riutilizzo.

La Open Knowledge Foundation definisce tre aspetti fondamentali dei dati in formato aperto:

  1. disponibilità e accesso: i dati devono essere disponibili in maniera completa, aggiornata e facilmente accessibile (preferibilmente via Internet);
  2. riutilizzo e ridistribuzione: i dati devono essere forniti a condizioni e in formati tali da permetterne il riutilizzo, la ridistribuzione e la ricombinazione (detta “interoperabilità”) con altri dati;
  3. partecipazione universale: tutti devono essere in grado di usare, riutilizzare e ridistribuire i dati. Non devono esserci, dunque, discriminazioni né di ambito di iniziativa né contro soggetti o gruppi.

Un documento in formato Pdf, ad esempio, non può essere considerato “aperto” perché non permette la rielaborazione e la ricombinazione dei dati in esso contenuti.

Il portale dati.gov.it, gestito dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), ospita il catalogo degli open data pubblicati dai Ministeri, dalle Regioni dagli Enti Locali italiani.

➡ La Formazione sugli Open Data:

Altri approfondimenti del tema: